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CAELUM
2019
multimedia installation
Quadro 01 music Franz Rosati / Quadro 02 music Glauco Salvo
Roma / Teatro Argentina – Refettorio

CAELUM
2019
multimedia installation
Quadro 01 music Franz Rosati
Caserta/Reggia di Caserta - CYFEST


La definizione cambiamento climatico ha in sé una serie di ambiguità e contraddizioni, l’analisi delle
quali ci aiuta a capire l’insufficienza delle politiche atte a contrastare i fenomeni di distruzione ambientale di cui l’essere umano è responsabile. L’identificazione della parola cambiamento come fattore negativo è un processo che deresponsabilizza l’essere umano rispetto ai fenomeni devastanti del cambiamento climatico.La visione sensazionalistica della catastrofe naturale affascina da sempre e viene proposta ossessivamente dai media generando attrazione sul grande pubblico. Nell’emergenza dell’intervento matura un senso distorto di comunità solidale, una sorta di patriottismo, che ci schiera uniti verso il nemico comune: “La Natura”. Questa narrazione, che alimenta un’idea di catastrofe
fortemente legata al sovrannaturale o ad una visione della natura come un’entità di cui non facciamo parte, si trasforma in una propaganda strumentale a tutte quelle politiche che attuano lo sfruttamento incondizionato delle risorse naturali. Caelum si sviluppa proprio da questa considerazione: La natura cambia, l’uomo no. Un tentativo di riflessione sul tema del cambiamento sia climatico che individuale.
Daniele Spanò


The definition of climate change holds many ambiguities and contradictions and analyzing it helps us understand the insufficient policies in response to the phenomena of environmental destruction that human beings are responsible for. Identifying the word ‘change’ as a negative factor is a process that human beings use to deny their individual responsibility in response to the devastating phenomena of climate change. The sensationalistic vision of a natural catastrophe has always been fascinating and is obsessively reported by the media, generating mass appeal. The immediate need to intervene has given rise to a distorted sense of community solidarity, a sort of patriotism, that finds us united against a common enemy: Nature. This narrative fuels the idea of a catastrophe that is strongly linked to the supernatural or rather, a vision of nature as an entity we are not a part of. It transforms into a propaganda campaign instrumental to all policies that implement the unconditional exploitation of natural resources.
Caelum unfolds from this idea: Nature changes, humans don’t. It reflects on the issues of both climate and individual change.
Daniele Spanò