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Perseo e Andromeda

Opera in un atto di Salvatore Sciarrino
Libretto Salvatore Sciarrino, da Moralités légendaires di Jules Laforgue
Editore Casa Ricordi, Milano

Regia, scena, luci e contenuti visivi:
DANIELE SPANO’ e LUCA BRINCHI

Andromeda ELEONORA BENETTI, soprano
Il Drago ARIANNA LANCI, mezzosoprano
Perseo GIACOMO PIERACCI, basso e PAOLO LEONARDI baritono
Direttore MATTIA DATTOLO
Live eletronics, ALESSANDRO FIORDELMONDO

Assistente musicale per le voci ALDA CAIELLO

In collaborazione con il Master di II° livello Canto Musica vocale e Teatro Musicale Novecento e Contemporaneo del Conservatorio di Ravenna – Curato da Alda Caiello
nuova produzione Sagra Musicale Malatestiana

La Sagra Musicale Malatestiana presenta Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino in una nuova produzione che debutta venerdì 20 ottobre alle ore 21 al Teatro degli Atti (via Cairoli 42) in un visionario allestimento firmato da una coppia di affermati artisti, Daniele Spanò e Luca Brinchi che hanno immaginato l’opera del celebre compositore siciliano come un’installazione video e sonora con cui dare nuovo risalto alle straordinarie potenzialità drammaturgiche della partitura.

Perseo e Andromeda è la prima opera lirica di Salvatore Sciarrino e fra le prime nell’intera storia del teatro musicale in cui gli strumenti acustici tradizionali sono completamente abbandonati a favore di suoni elettronici generati in tempo reale. Il libretto è composto da frammenti tratti dalle Moralités légendaires scritte a fine Ottocento da Jules Laforgue. Nel racconto dello scrittore francese Andromeda non accetta il destino di dover seguire Perseo che ha ucciso il drago liberandola dalla solitudine in cui era confinata su un’isola.

“Se in questa riscrittura Andromeda non viene rappresentata legata alla roccia sacrificale – raccontano Brinchi e Spanò - non significa però che non si senta prigioniera. Il sentimento di costrizione e noia espressi rivelano una condizione di violenza più sottile ed attuale. Una figura femminile contesa tra due contendenti, in attesa che il suo destino sia determinato dagli eventi, trascorre il proprio tempo sognando e volgendo lo sguardo costantemente verso nuovi e possibili orizzonti. Lo stesso Sciarrino ci dice che la noia di Andromeda è l’attesa e la sua vocazione consiste nell’impossibilità. Andromeda è un essere destinato a perdere in un colpo di vento tutte le illusioni. Il sentimento di attesa non è quindi quello di essere liberata dall’eroe, bensì una condizione interiore, l’impossibilità di determinare il proprio futuro”

Commissionata dall’opera di Stoccarda nel 1991, l’opera fu presentata l’anno seguente alla Scala di Milano e alle Orestiadi di Gibellina e adesso a Rimini sarà eseguita da un cast di giovani interpreti composto dal soprano Eleonora Benetti (Andromeda), dal mezzosoprano Arianna Lanci (Il Mostro), dal baritono Paolo Leonardi (Perseo I) e dal basso Giacomo Pieracci (Perseo II) affidati alla direzione di Mattia Dattolo e con il live electronics curato da Alessandro Fiordelmondo. La nuova produzione è realizzata in collaborazione con il Master di II livello Canto Musica vocale e Teatro Musicale Novecento e Contemporaneo del Conservatorio Giuseppe Verdi di Ravenna curato dal celebre soprano Alda Caiello.